Custodia del Creato, Costa Orientale

La costa orientale, quella che superato il Borgo dell’Acquasanta si estende fino al fiume Imera, ricade in parte nel Comune di Palermo e per il resto nei Comuni di Ficarazzi, Bagheria, Santa Flavia, Casteldaccia (un brevissimo tratto), Altavilla Milicia, Trabia e Termini Imerese.

Cosi come per la costa occidentale anche qui, malgrado il sacco perpetrato dall’accaparramento privato di interi tratti di litorale ed i danni provocati alla salubrità del mare dagli sversamenti dei centri abitati, non sempre efficacemente trattati dagli impianti di depurazione, anche qui resiste un ricco patrimonio di litorali sabbiosi e di scoglio in ottimo stato di conservazione e con meravigliosi ed emozionali scorci paesaggistici, lambiti da un mare limpido e trasparente di un colore turchese intenso e soprattutto salutare. Si trovano nelle vicinanze dei borghi marinari che nel corso dei secoli sono nati e sviluppati intorno alle tonnare, quasi tutte ancora attive nella prima metà del secolo scorso.

Organizza nel territorio itinerari e visite guidate l'Associazione di promozione turistica "Natura e Cultura"


Nel Comune di Palermo


La Cala, antico porto naturale di Palermo fin dal tempo dei fenici, era ancora al tempo dei romani il punto di accesso alle due lingue di mare, navigabili e naturale approdo, che circondavano la città. Da qui il nome di Panhormos (tutto porto) dato dai greci poi modificatosi in Palermo.
Le due lingue di mare nel corso dei secoli si sono via via interrate e diventate letti dei fiumi Papireto e Kemonia che sfociavano sempre nel porto della Cala. Oggi i due fiumi sono stati canalizzati sotto terra.
Annesso alla Cala è il Castello a Mare costruito dagli arabi ed ampliato dai normanni per fortificare e proteggere l’accesso alla città.
A destra della Cala si può ammirare la splendida chiesa di S. Maria La Catena, detta così perché alle sue mura era ancorato uno dei capi della grande catena che proteggeva l’accesso al porto.
Oggi la Cala che dal XVI secolo, con la costruzione del nuovo porto nella contrada di S. Lucia, ha smesso la sua funzione di porto commerciale, dopo gli interventi di riqualificazione e valorizzazione di questi ultimi due decenni, si è trasformato in porto turistico e luogo della passeggiata dei palermitani con la possibilità di abbracciare con uno sguardo la catena dei monti della Conca D’Oro, essere immersi nei colori e nella luce di tramonti mozzafiato e godere del riflesso tremulo delle barche, molte delle quali a vela, sul mare.

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Sferracavallo, Palermo -  ▼ Google Maps >>  contatti sito web porti d'Italia >>

 

Abbiamo già detto del Foro Italico Umberto I nella pagina dedicata alle ville ed ai parchi pubblici qui vogliamo "celebrare" con la photo gallery lo spettacolo del Monte Pellegrino che sembra posarsi delicatamente su una mare di un azzurro intenso, questa vista spinse Goete a definire il Monte come il più bel promontorio del mondo.

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Foro Italico Umberto I, Palermo - ▼ Google Maps >> - contatti e sito WEB >>

 

Il borgo dei pescatori di S. Erasmo, che si estende dal limite estremo di destra del Foro Italico Umberto I alla foce del fiume Oreto, si è sviluppato intorno alla Tonnara costruita nel 1440.
E’ la porta di accesso alla Città per chi vi arrivava da occidente percorrendo la panoramica strada litoranea, oggi statale 113.
Centro della borgata è il piccolo porticciolo di pescatori sulla cui sponda sinistra sorgeva la chiesa di S. Erasmo che ha dato il nome alla contrada. Oggi la Chiesa fa parte dell’Istituto per l’Infanzia di Padre Messina, il Sacerdote che si è speso agli inizi del secolo scorso per i poveri ed in special modo per gli orfani.
Nelle immediate vicinanze del porto vi sono lo stabilimento dell’Arsenale della Real Marina, che oggi ospita il Museo del Mare e lo Stand Florio, l’antica tavernetta del tiro a piccione in stile neo-moresco, realizzato nel 1905 da Ernesto Basile.
Un recente progetto di recupero e valorizzazione del tratto di costa di S. Erasmo ha restituito il luogo alla sua originaria bellezza e creato una continuità con il lungomare del Foro Italico Umberto I.
Sant'Erasmo, Palermo - ▼ Google Maps >>

 

Il litorale di Romagnolo, all’interno del golfo di Palermo, si estende dal porticciolo di S. Erasmo alla borgata di Acqua dei Corsari.
Nell’ 800 è stata la spiaggia quasi esclusiva della nobiltà palermitana, che dagli inizi del ‘900 le preferì Mondello. Quando nel ‘ 900 la cultura del bagno in mare conquisto fasce più estese della popolazione e di tutti i ceti, questi si riversarono nei mesi estivi in massa nei numerosi stabilimenti balneari che occupavano per intero tutto l’arenile. Caratteristici quelli su palafitte per scavalcare la parte di scogliera.
Il divieto di balneazione dovuto all’inquinamento del tratto di mare e l’abusivismo edilizio hanno condannato nella seconda metà del XX secolo il litorale ad una fase di declino e degrado che gli interventi della Pubblica amministrazione degli ultimi decenni stanno cercando di invertire. Si è così recuperato un lungo tratto di mare alla vista dei palermitani e spazi di verde per passeggiate in rive al mare. Lungo il litorale, in una piccola insenatura al centro del golfo di Palermo si incontra il porticciolo di pescatori detto "bandita"

Parrocchia nel territorio: Parrocchia san Giovanni Bosco (da S. Erasmo alla Bandita) >>
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Romagnolo, Palermo - ▼ Google Maps >>

 

La borgata di Acqua dei corsari  si è formata intorno al piccolo borgo di pescatori situato al confine della costa - direzione Messina, del Comune di Palermo. Essa prende il nome dal racconto leggendario del salvataggio di alcuni corsari per merito di una ricca sorgente d’acqua che qui sgorgava. Le fotografie che seguono nella photo gallery documentano il fascino e la bellezza paesaggistica di questo tratto del litorale del golfo di Palermo, recuperata in questi ultimi anni trasformando quello che per decenni  è stato il sito destinato a discarica di sfabbricidi e del terreno degli sbancamenti  in un Parco marino e di verde pubblico, spazio per produzione culturale con la creazione di un anfiteatro e segno di impegno di cittadinanza attiva e responsabile intitolandolo a Libero Grassi, l'imprenditore palermitano ucciso dalla mafia per essersi opposto al pagamento del pizzo ed aver denunciato gli estortori.
L'alta ciminiera all'interno del parco è un reperto industriale delle fornaci di laterizi che operavano nella zona.
Purtroppo i ritardi nel completamento dell’impianto di depurazione delle acque reflue della città, che i trova nei pressi, e la vicinanza del deposito dell’Eni pregiudicano la salubrità del mare, che comunque appare trasparente, cristallino e di un intenso colore turchese. Suggeriamo il sito per una rilassante e panoramica passeggiata che offre anche la vista della Conca d’oro nella sua interezza.

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Acqua dei Corsari, Palermo - ▼ Google Maps >> - contatti e sito web >>


Nel Comune di Ficarazzi


Lungo il litorale di Ficarazzi, ormai quasi tutto di fatto privatizzato dalle ville a mare costruite lungo la costa, è possibile godere della vista di un interessante sito naturalistico: la spiaggia dorata di Lido Crucicchia e poco più avanti, lungo il Viale Europa, la foce del Fiume Eleuterio. (foto tratta da ficarazzi.eu)

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Ficarazzi Litorale, Palermo - ▼ Google Maps >>


Nel Comune di Bagheria


La borgata di Aspra è frazione e sbocco al mare del Comune di Bagheria, il suo territorio si colloca al punto estremo ad oriente del Golfo di Palermo. Offre scorci paesaggistici tra i più belli della Sicilia. Molto caratteristico il Borgo, che mantiene ancora intatta la sua fisionomia marinara con le barche di pescatori tirati a secca sulla spiaggia che si estende per tutta la lunghezza del centro abitato. Spiaggia ed abitazioni sono unite da una vasta terrazza a mare da cui è possibile godere ed ammirare il panorama del Golfo di Palermo in tutta la sua estensione.

Il Borgo è dominato dal promontorio Mongerbino che scende a mare con ripidi costoni, tra cui si apre la incantevole caletta con spiaggia di sabia chiarissima detta “ai francesi”. Tutto il tratto di costa è un incanto offerto da una natura oltremodo benigna. Il massimo della spettacolarità è offerto dall’Arco Azzurro, un arco naturale di roccia che unisce due costoni e reso famoso dalla pubblicità dei Baci Perugina, da qui il toponimo “arco dei Baci”.

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Aspra - Bagheria - Palermo - ▼ Google Maps >> - contatti pagina Face Book >>
Geo Sito "Arco Azzurro" >>


Nel Comune di Santa Flavia

Molti ritengono che il Comune di Santa Flavia custodisca al suo interno un tratto di costa e mare tra i più belli della Sicilia, come dar loro torto?
Da Capo Zafferano fino alla lunga spiaggia di sabbia chiara e dorata della contrada Fondachello è un continuo susseguirsi di calette, insenature, spiagge ed anfratti rocciosi di grande impatto scenografico. Uno spettacolo arricchito dagli scorci paesaggistici dei due borghi marinari di S. Elia e Porticello, il cui porto di pescherecci è tra i più importanti del Mediterraneo.


E’ un alto promontorio a forma di cono che scende a precipizio sul mare nel tratto che guarda il golfo di Palermo e dall’altro, nella zona del faro, si adagia dolcemente in calette di spiaggia mista a pietra. Le grotte alle sue pendici hanno restituito reperti storici degli uomini preistorici che lo hanno abitato. Capo Zafferano fa parte del “sito di interesse comunitario del monte Catalfano”, su cui è il parco archeologico della città di Solunto, da cui è possibile godere di una delle viste panoramiche più belle del Capo e di tutto il tratto di costa.
Tra Capo Zafferano e borgo di S. Elia la costa, inaccessibile se non dal mare, perché l’accesso è impedito da Ville a mare private, è soprattutto di scogli tranne la Spiaggia del Kafara.

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Capo Zafferano - Santa Flavia - Palermo - ▼ Google Maps >> - contatti sito web >>

 

Sant’Elia è un ameno borgo marinaro il cui abitato, lato capo Zafferano si inerpica sui cui costoni di una profonda insenatura che si conclude in una deliziosa caletta, lato Porticello declina dolcemente verso la spiaggia chiara e dorata ed un mare dai riflessi verdi e turchesi intensi. La piccola baia è compresa tra una casetta bianca con i tetti rossi a spiovente e dall’altra da una montagnola con alla sommità una edicola votiva da cui è possibile godere di una delle viste più belle di Capo Zafferano e di tutto il tratto di costa. Una delle location più amate per foto ricordo matrimoniali.
Abitato, baia e mare sembrano usciti dalla mano di un pittore di marine. Il luogo ha fatto da ambientazione della serie televisiva “agrodolce”. lungo il costone di un piccolo promontorio.
Oltre la casetta bianca si apre un piccolo porticciolo turistico molto attivo.

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Sant'Elia - Santa Flavia - Palermo -
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Porticello è il borgo di pescatori, in attività, tra i più importanti della Sicilia. Nel suo porto, completamente banchinato e costituito da una diga foranea di 300 metri, vengono ormeggiate 266 pescherecci che riforniscono il mercato ittico locale, detto “u scaru”. E’ meta della passeggiata domenicale palermitani per rilassarsi, lontano dal traffico cittadino, respirare l’area salubre del mare, ammirare i pescherecci in rada, mangiare un buon gelato e gustare le prelibatezze della cucina siciliana. Superato l’abitato si aprono sulla costa, fino al castello di Solanto, tratti di spiaggia, molto frequentati nel periodo estivo.
Tra gli abitanti del Borgo e di quanti da qui sono emigrati verso le Americhe è molto sentita la devozione a Maria SS. del Lume; a Lei viene tributata una grande festa, prima settimana di ottobre, che si conclude con la processione del quadro in cui è raffigurata la Madonna prima per mare quindi per le vie di tutto il borgo.

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Porticello - Santa Flavia - Palermo - ▼ Google Maps >> - contatti sito web >>

 

Tra Porticello e Solanto incastonata tra il verde di un giardino privato ed il mare color turchese è la incontaminata spiaggia dell’Aciddara, a cui si può accedere liberamente. Il panorama che si può da qui godere abbraccia il breve promontorio di Solanto su cui si erge il Castello di Solanto costruito da Ruggero II a protezione della Tonnara che ha operato fino al 1961. Tutta la zona è di proprietà privata e di conseguenza anche gli accessi da terra alle splendide calette e scogliera della costa. A chiudere il litorale di Santa Flavia è la spiaggia di sabbia di Contrada Fondachello occupata per una parte da un rinomato stabilimento balneare e per il resto spiaggia libera.

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Nel Comune di Altavilla Milicia

Le origini del paese di Altavilla Milicia, costruito su un pianoro a 70 m sul livello del mare,  sono normanne; dagli Altavilla, la famiglia normanna che conquistata Palermo diede vita al Regno di Sicilia, prese il nome. Dopo diverse vicissitudini il potere su Altavilla passò alla famiglia Beccadelli di Bologna, che, ottenuta la "licentia ad populandi", provvide al suo ampliamento secondo il progetto urbanistico redatto dall'Architetto Mariano Smeriglio.


Il litorale di Altavilla Milicia corre per tutta la sua estensione con un lungo rettilineo arenile di morbida sabbia chiara, tranne le scogliere prospicienti le Torri Colonna e Mandre, costeggiando la strada Balneare Barca e la Via Consolare. Il mare, color turchese intenso e limpido, degrada lentamente verso il largo. E’ lo sbocco a mare dei tanti che, dalla costa risalendo fin quasi alle pendici della dorsale dei monti Calamigna e Pizzo Selva, hanno costruito la propria casa di villeggiatura, occupando a mare la spiaggia ed all'interno le contrade del Piano S. Michele e Sperone. Dal belvedere "Aldo Moro ed i cinque della scorta". posto all'inizio dell'abitato del paese, è possibile abbracciare con un solo sguardo la costa da Capo Gallo a Cefalù, su questa vigila benedicente la Madonna della Milicia dal Santuario a lei dedicato ed eretto nell'adiacente belvedere Beccadelli di Bologna.

Torre delle Mandre
Edificata dagli Aragonesi sul “Capo Grosso” lungo la S.S.113 è impropriamente
Conosciuta con il nome di “Torre Normanna”. Insieme alle altre due torri: Colonna e Milicia aveva la funzione di avvistamento delle navi dei predoni che infestavano la costa.
Un sentiero, un po' impervio, consente di accedere alla incantevole baia sottostante e di bagnarsi in acque limpide e trasparenti.

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Altavilla Milicia - Palermo - ▼ Google Maps >> - contatti - pagina Face book >>


Nel Comune di Trabia

Trabia sorge su una collina lungo il litorale tra Altavilla Milicia e Termini Imerese. La presenza degli uomini in questo posto, baciato da madre natura, risale molto probabilmente alla preistoria. Accertata la presenza dei fenici, Gli arabi la utilizzarono come luogo strategico per muovere alla conquista di Termini Imerese. Il dominio passò, quindi, ai normanni che provvidero a rinforzare le difese lungo la costa. Risale a questo periodo l’invenzione degli spaghetti, detti al tempo “itriva”, come attestano alcuni scritti del geografo arabo Al Idrisi. A dare sviluppo al borgo marinaro fu la costruzione della Tonnara nel 1375 e gli interventi della famiglia Lanza che ne assunse il dominio a partire dal XVI. Oggi Trabia è un fiorente centro agricolo noto soprattutto per la produzione di nespole ed olio ed un centro turistico balneare attrezzato con strutture di accoglienza e ricettive molto rinomate. La costa, bellissima, per larga parte non è accessibile liberamente da terra, se non per i rari varchi aperti lungo la teoria quasi ininterrotta di ville a mare che arrivano a lambire spiagge e scogliere.


S. Nicola Arena è un ameno borgo marinaro, attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Statale 113 che collega Palermo a Messina, determinatosi a partire dall’XI secolo intorno al Castello ed alla vicina tonnara, la prima ad aver ottenuto la concessione regia nel 1367 ed attiva fino al 1935.
Il castello Costruito, sopra una bassa scogliera in riva al mare, per proteggere la costa e le borgate marinare dai predoni, fu edificato nel XIV secolo attorno alla preesistente torre d’avvistamento di epoca normanna. Oggi il castello è utilizzato quale sede di trattenimenti, eventi e manifestazioni
L’antico porticciolo dei pescatori ha ceduto posto e passo ad un attrezzato e vasto porto turistico.
Patrona della Borgata è Maria Assunta il cui fercolo il 15 di agosto viene portata in processione per mare, seguita da uno stuolo di barche, e per le vide paese.
Superato il porto di S. Nicola l’Arena si incontra il lungo arenile “vitrana”, molto frequentato dai bagnanti in estate.

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Altavilla Milicia - Palermo - ▼ Google Maps >> - contatti - sito web >>

 

Fortunatamente il libero accesso al litorale , lungo la statale 113, dalla strada “discesa della Tonnara” consente di godere del tratto più pittoresco della costa trabiese. A sinistra è il pontile di un piccolo porticciolo turistico, attivo nei mesi estivi, ed a destra l’arenile, fatto di sabbia e pietre, che si estende davanti la Tonnara di Trabia cui segue la scogliera su cui scendono a precipizio mura e contrafforti del Castello Lanza Branciforte.
Il mare azzurro e trasparente lascia intravedere un fondale qui incontaminato.
La Tonnara, la più antica di Sicilia, attiva dal 1375 al 1971, è oggi separata dalla spiaggia da un curato prato all’inglese e pur trasformata in albergo, per un sapiente restauro, mantiene ancora ambienti, strutture e tessuti murari della antica costruzione, così come il castello oggi adibito a ricevimenti ed eventi.

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Trabia, litorale Tonnara e Castello Lanza Lanza Branciforte - Palermo - ▼ Google Maps >> 

 

Il litorale di Trabia, ad oriente, si conclude con un posto di grande suggestione, la scogliera di contrada Molara conosciuta come “punta pescatore”, per la statua di un pescatore posta sugli scogli, ed ancor più “scoglio di Santa Rosalia”, per piccola cappella votiva dedicata alla Santa costruita su una piazzola ricavata a ridosso dalla scogliera; il poeta trabiese Giuseppe Sunseri così la descrive: “Sul mare di Trabia c’è un santuario piccolo, fatto di pietre di grotta tutte in splendidi colori”.
Statua del pescatore, cappella di Santa Rosalia e decorazioni in mosaico geometrico di pietre tutte intorno si debbono alla iniziativa del Signor Salvatore Gurgiolo che all’impresa, tra il 1904 ed il 1920, riuscì a coinvolgere un gran numero di trabiesi, soprattutto giovani, che dalle grotte del Castello Lanza recuperarono le stalattiti e stalagmiti che decorano la cappella.
Mare, oltremodo limpido e cristallino, e scogliera e pietre al tramonto si illuminano e colorano di arancione, cremisi e oro: uno spettacolo che riscalda il cuore, dà pace e serenità e fa sentire un tutt’uno con la natura.

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Trabia, scoglio di S. Rosalia - Palermo - ▼ Google Maps >> - contatti - sito web >>


Nel Comune di Termini Imerese

Il litorale di termini Imerese è stato amato da tutti i popoli che hanno lottato ferocemente e sacrificato vite umane per impossessarsi di queste terre ricche di risorse naturali ed in una posizione strategica di collegamento tra l’entroterra siciliano ed il mare. Gli uomini della preistoria abitarono le grotte e gli anfratti delle vicine alture, Calcidesi, provenienti da Zancle (Messina) ed esuli di Siracusani costruirono nel 480 a.c. su un pianoro vicino alla foce del fiume Imera, la cittadina di Himera, i cartaginesi nel 408 a.c. conquistata e rasa al suolo Himera la riedificarono nel luogo in cui è oggi Termini Imerese, greci e romani la preferirono a Solunto e Palermo per i loro commerci ed i loro traffici, i romani anche per la presenza delle acque termali, da cui deriva il toponimo Termini Imerese. Caduto l’impero Romano la rilevanza politica della cittadina è venuta esaurendosi ma non quella economica e l’importanza del porto per gli scambi commerciali con il continente soprattutto per il trasporto del grano.
Dalla fine del XIX secolo a causa dell’ampliamento dell’area portuale, della scelta del litorale come area di insediamento industriale, e dello sviluppo urbanistico, il tratto di costa fruibile per riprendere il contatto con il mare e la natura in questo lembo di terra si è ridotto a pochi tratti di arenili sassosi, da cui è sempre possibile godere di un mare limpido e cristallino e panorami incantevoli.


Spiaggia di Pietra Piatta -  ▼ Google Maps >>
Poco estesa, prende il nome di dallo scoglio piatto poco distante dalla riva.

Spiaggia cittadina -  ▼ Google Maps >>
Alle pendici del promontorio su cui si erge il castello di Termini Imerese è un breve litorale, ad accesso libero, di ciottoli, molto frequentato in estate dai termitani pe un bagno rinfrescante e rilassante.

Litorale Battilamano - ▼ Google Maps >>
E’ sito nelle immediate vicinanze dell’area archeologica di Himera ed è delimitata dalla foce del fiume imera.
E’ una spiaggia, per gran parte libera, di sabbia e ciottoli su cui si adagia un mare limpido e di color turchese che sprofonda quasi subito all’inizio della battigia.

Parrocchie nel territorio:


Lidi – stabilimenti balneari ed ospitalità

Lungo la costa che ricade nel territorio dell’Arcidiocesi è un susseguirsi di lidi e stabilimenti balneari attrezzati ed organizzati per offrire servizi di confort ed intrattenimento per i bagnanti.
Molte sono le possibilità di alloggio che offrono ospitale accoglienza nelle diverse forme in cui questa oggi si è strutturata.
Per queste notizie vi rinviamo ai portali specializzati:

Indice degli itinerari