Custodia del Creato, Turismo e Mare

Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia. (Mt 13, 1-2)

Gesù amava il mare, qui chiama diversi degli apostoli, con loro va in barca, sul mare cammina, si ferma a riva davanti alla sua distesa, vi predica, quasi a sottolineare l'importanza che il mare ha per l'uomo. Il mare ricopre i tre quarti del globo; di quanto sia vitale ce ne rendiamo ancor più conto oggi quando contiamo le distruzioni e le morti provocate dal surriscaldamento delle sue acque.

Dagli inizi del secolo scorso, ma ancor di più dagli anni 50 in poi, il rapporto dell'uomo con il mare si è profondamente modificato. E' sempre più diventato il luogo del relax, dello svago e del divertimento, ne sono segno evidente il vorticoso sviluppo del turismo da crociera e di quello balneare che muovono grandi masse di persone verso il mare e le località marine, che nei mesi estivi sono prese d'assalto. A questi si  aggiunge il turismo nautico da diporto, per le escursioni in mare aperto, con un numero di imbarcazioni sempre più crescente e conseguente incremento di posti barca e realizzazione di nuovi porti e porticcioli turistici.

Il turismo se da un lato ha dato prospettiva di valorizzazione, sviluppo e benessere a territori che altrimenti sarebbero stati abbandonati al degrado, dall'altro ha anche prodotto un “consumo a perdere” di risorse naturali, come testimoniano le evidenti profonde ferite inferte all'ambiente marino dal surriscaldamento globale, dallo sversamento in mare dei liquami cittadini e delle acque industriali, dall'inquinamento prodotto dalla flotta commerciale,  dalla corsa verso il mare della cementificazione selvaggia e spesso abusiva per la costruzione di residenze e complessi balneari,  dall'accumulo di rifiuti abbandonati in spiaggia ed in mare rispettivamente da bagnanti e natanti e da tanto altro ancora ...

Il turismo marino non è solo una risorsa importantissima ed unica per buona parte del territorio: pescatori, ristoratori, albergatori, esercenti, ma anche, per chi lo pratica con equilibrio, una fonte di benessere salutare con i benefici terapici (talassoterapia”) tra i quali citiamo:

  • l’azione vitalizzante, detergente, antibatterica dell’acqua marina,
  • Il miglioramento del tono muscolare del nuoto che impegna un gran numero di muscoli, stimola l’attività cardiaca e quella circolatoria e produce altri effetti salutari come quelli di una fisiocinesiterapia, naturale, per l’azione combinata del movimento del corpo a di quello ondoso del mare.
  • Il favorire il metabolismo di calcio e vitamina D della esposizione solare che ha anche benefici nella produzione di melanina, nella regolazione del ritmo sonno-veglia e che agisce “su alcuni meccanismi biologici che influiscono sull'umore”.

Per il mantenimento di tutti questi benefici e  preservare una risorsa vitale per l'esistenza umana è indispensabile che mare e costa siano vissuti con rispetto e con amore.

Il tratto di costa del territorio della nostra Arcidiocesi, con le diverse tipologie di costa che offre, è una delle mete più ambite da turisti e vacanzieri locali. Lunghi litorali di spiaggia dorata con venature rosee e di scoglio sono interrotte da cale e calette di grande valore paesaggistico con costoni che scendono a precipizio sul mare o su amene spiaggette. Il mare qui mantiene ancora la sua trasparenza e cristallinità ed i fondali offrono uno spettacolo di flora e fauna di grande bellezza.

Vi proponiamo in questa sezione del sito degli itinerari inclusivi delle Aree Marine Protette di Capo Gallo – Isola delle Femmine ed Ustica ed delle località marine ad occidente ed ad oriente del Monte Pellegrino

Indice degli itinerari