Itinerari e pellegrinaggi Mariani: Lungo il Cassaro di Palermo

Via Vittorio Emanuele, l'antico Cassaro di Palermo

E' la strada principale di Palermo, lungo il cui asse la città si sviluppò soprattutto al tempo degli arabi e dei normanni superati i confini della Galka, il primitivo insediamento fenicio. Anticamente era detta Cassaro perché collegava il castello, palazzo reale, in arabo al Kasar, alla città.  In essa si aprono diverse chiese e due di queste possono esser considerate dei veri e propri santuari mariani: la Cattedrale dedicata a Maria SS. Assunta e la Chiesa di San Giuseppe dei Teatini i cui è venerata la Madonna della Provvidenza.

Chiesa Maria SS. Assunta - Cattedrale

Edificata fuori le mura dell'antica città del tempo dei romani, probabilmente la dove si riunivano i primi cristiani è stata da sempre luogo eletto dai palermitani per il culto e la devozione alla Santissima Madre di Dio, a lei Assunta in cielo, anima e corpo, la Cattedrale è dedicata.

Già prima di entrare nel sagrato l'attenzione del fedele, del pellegrino ed anche del non credente è richiamata dalla statua della Santa Vergine ricoperta d'oro, detta della Conca D'Oro, posta sopra la cuspide più alta della torre campanaria, da li Lei vigila e protegge tutta la Città.

A chi accede al tempio, sia dall'ingresso meridionale, lungo la Via Vittorio Emanuele, attraversando il portale rinascimentale del Gambara, che da quello occidentale, lungo la via Matteo Bonello, Maria chiede di seguire il suo esempio accettando la volontà del Padre celeste e di accogliere nella propria vita Gesù.  Il messaggio è trasmesso dalla grande scena dell'annunciazione intagliata sulla pietra del timpano del portico meridionale e dagli episodi evangelici riprodotti nelle formelle della porta bronzea dell'ingresso occidentale. In entrambi gli ingressi a chiusura della decorazione dei portali Maria mostra ed offre il Bambin Gesù, in marmo la rappresentazione dell'ingresso occidentale, a mosaico, nella iconografia della Madonna Platytera, quella sul portale meridionale.

All'interno della Cattedrale diverse cappelle che si aprono nelle due navate laterali sono dedicate a Maria, Madre di Dio e custodiscono immagini molto care e mete di pellegrinaggio dei palermitani.

Sulla navata destra, adiacente alla cappella in cui è posto il sarcofago di Federico II, si apre la cappella intitolata alla Madonna della Lettera raffigurata nel quadro bizantineggiante di A. Filogamo posto sopra l'altare.

Sulla Navata di sinistra si aprono intitolate a Maria, partendo dal fondo:

  • la cappella della Madonna detta degli Angeli che custodisce la statua in marmo di Maria SS. Assunta scolpita da Antonello Gagini per la tribuna che fino al 1781 decorava tutta l'abside centrale.
  • La cappella della Immacolata Concezione con il prezioso simulacro argenteo posto sopra l'altare. Nella Cappella è oggi posta la tomba del Beato Martire, per mano mafiosa in disprezzo della Fede, Padre Pino Puglisi, che proprio in Cattedrale nei giorni dedicati alla Immacolata radunava una folla di giovani attenti ad ascoltare le sue parole dedicate alla Madonna da lui ardentemente amata.
  • La cappella della Madonna "Madre della Chiesa" detta "Libera Inferni" perché al suo altare Papa Gregorio XIII concesse l’indulgenza per le anime del purgatorio. La preziosa statua rinascimentale è opera di Francesco Laurana, di cui i palermitani non vollero privarsi sebbene destinata a Trapani. Alla Madonna Libera Inferni della Cattedrale di Palermo si ispira  il culto a Maria SS. del Lume.

Transetto e presbiterio custodiscono altre preziose testimonianze del sentimento di devozione a Maria.  Da sinistra a destra si susseguono:

  • statua di Maria Addolorata  di Gaspare Serpotta ai piedi del Crocifisso chiaramontano nell'altare a chiusura del braccio sinistro del transetto,
  • Maria che Mostra il bambino ai Magi, formella in legno intagliato nello scanno del Ciantro del coro della Cattedrale,
  • Maria Assunta in cielo, affresco di Mariano Rossi sulla volta del presbiterio,
  • Dormitio Virginis ed Assunzione di Maria, formella in legno intagliato nello scanno dell'Arcivescovo del coro della Cattedrale,
  • Maria Assunta in cielo tra angeli mentre gli apostoli in preghiera la osservano sparire tra le nubi, dipinto di Giuseppe Velasco posto sopra l'altare che chiude il braccio destro del transetto, Sotto la pala d'altare la scena della "dormitio virginis" di Antonello Gagini

Altre icone di Maria si trovano tra gli oggetti religiosi custoditi ed esposti nel tesoro della Cattedrale, tra queste, esposte nella Sacrestia dei canonici, citiamo la preziosa "Pace di San Luca", che la tradizione vuole esser stata dipinta da San Luca, e il simulacro d'argento della Immacolata. Nella cosiddetta sacrestia grande a cui si accede attraverso un portale in marmo, opera di Domenico Gagini, la cui lunetta superiore è impreziosita dalla immagine di Maria tra gli angeli, sono inoltre custoditi un prezioso piccolo dipinto di Vito D'Anna in cui è raffigurato il volto della Beata Vergine Maria e nella cappella conclusiva, posta in una nicchia sopra l'altare, la preziosa statua della Madonna della Scala di Antonello Gagini. L'itinerario mariano in Cattedrale si conclude davanti alla immagine di Maria con il Bambino, opera gaginiana, posta lungo la scalinata di destra della cripta.

Cattedrale di Palermo - Via Vittorio Emanuele - 90134 Palermo - Palermo - ▼ Google Maps >> - sito web >>scheda visita virtuale>> 

Chiesa di San Giuseppe dei Teatini

La Chiesa è meta di culto e devozione dei palermitani a Maria nella immagine e nell'attributo di  “Maria SS. della Provvidenza”. Essa è raffigurata in un piccolo quadro insieme a Gesù Bambino, entrambi incoronati, posto nella quarta cappella della navata sinistra. Il quadro fino a qualche decennio fa era venerato dai fedeli nella chiesa ipogea, (cripta) detta dai palermitani “chiesa della Madonna della Provvidenza”.  Qui sotto l’altare centrale, a lei dedicato, è stata rinvenuta una fontana d’acqua, ritenuta miracolosa, che oggi è fatta scorrere attraverso una fontana posta in un cortiletto a cui si accede da un ingresso lungo la navata destra. Il paliotto dell’altare centrale della chiesa proviene anch’esso dall’antico altare di Maria SS. della Provvidenza nella cripta.

Altre immagini di Maria sono venerate in chiesa: nella stessa navata sinistra è la cappella dedicata alla Madonna del Rosario, Lungo la navata destra sono dedicate a Maria la Cappella della Madonna della Purità e la Cappella della Madonna di Trapani raffigurata in una pregevolissima statua di marmo opera di Antonello Gagini. Scheda del culto e della devozione a Maria SS. della Provvidenza >>

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Chiesa di San Giuseppe dei Teatini

La Chiesa è meta di culto e devozione dei palermitani a Maria nella immagine e nell'attributo di  “Maria SS. della Provvidenza”. Essa è raffigurata in un piccolo quadro insieme a Gesù Bambino, entrambi incoronati, posto nella quarta cappella della navata sinistra. Il quadro fino a qualche decennio fa era venerato dai fedeli nella chiesa ipogea, (cripta) detta dai palermitani “chiesa della Madonna della Provvidenza”.  Qui sotto l’altare centrale, a lei dedicato, è stata rinvenuta una fontana d’acqua, ritenuta miracolosa, che oggi è fatta scorrere attraverso una fontana posta in un cortiletto a cui si accede da un ingresso lungo la navata destra. Il paliotto dell’altare centrale della chiesa proviene anch’esso dall’antico altare di Maria SS. della Provvidenza nella cripta.

Altre immagini di Maria sono venerate in chiesa: nella stessa navata sinistra è la cappella dedicata alla Madonna del Rosario, Lungo la navata destra sono dedicate a Maria la Cappella della Madonna della Purità e la Cappella della Madonna di Trapani raffigurata in una pregevolissima statua di marmo opera di Antonello Gagini. Scheda del culto e della devozione a Maria SS. della Provvidenza >>

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