Itinerari e pellegrinaggi Mariani: Quartiere Tribunali di Palermo

Quartiere Tribunali

Sotto l'impulso dei Francescani che scelsero questa zona della città, un tempo fuori la cinta muraria, per insediarsi, ancora vivo Francesco, a Palermo, il quartiere ha sviluppato un forte sentimento devozionale a Maria che ha nel culto della Immacolata Concezione il suo riferimento più diffuso. Gli altri titoli con cui Maria è venerata sono quelli di: Maria SS. della Mercede, Maria SS. degli Angeli, Maria SS. Addolorata e Maria SS. della Pietà. Nell'itinerario-pellegrinaggio inseriamo anche la Chiesa di S. Caterina d'Alessandria per dare testimonianza del forte legame degli ordini religiosi femminili alla Madre di Dio e la chiesa di Maria SS. dell'Ammiraglio per fare esperienza della sensibilità del culto mariano di rito greco - bizantino.

Chiesa di san Nicolò da Tolentino, il culto di Maria SS. della Cintura a Palermo

Riguardo la devozione alla Madonna SS. della Cintura vi sono due diverse tradizioni. La prima racconta che l'apostolo Tommaso, giunto troppo tardi a Gerusalemme per assistere alla morte della Madonna, fece aprire il sepolcro per contemplare le spoglie della Madre di Dio; di Maria però trovò solo la cintura che divenne oggetto di speciale venerazione nella cristianità. Questa tradizione, la riprendiamo dal Manuale di Filotea di G. Riva. «La madre di S. Agostino. S. Monica. Fatta vedova del suo consorte Patrizio, e risoluta di imitare Maria SS. ma anche nell'abito, la pregò di farle conoscere come avesse vestito nei giorni della sua vedovanza, specialmente dopo l'Ascensione di Cristo al cielo. La B. Vergine non tardò a compiacerla. Le apparve poco dopo coperta di un'ampia veste che dal collo le andava ai piedi. ma di stoffa così dozzinale, di taglio così semplice, di colore oscuro che non saprebbe immaginare abito più dimesso e penitenziale. Ai lombi era stretta da una rozza cintura di pelle che scendeva fin quasi a terra, al lato sinistro della fibia che la rinfrancava. Indi slacciandosi di propria mano la cintura, la porse a S. Monica, raccomandandole di portarla costantemente, e di insinuare tale pratica a tutti i fedeli bramosi del suo speciale patrocinio. Il primo ad approfittarne fu Il figlio S. Agostino e da lui venne in seguito a diffondersi in ogni ceto di fedeli, specialmente per opera del benemerito Ordine Agostiniano. (continua nel sito web dell' Associazione Storico culturale S: AGOSTINO >>)

Festa di Maria SS. della Cintura - terza domenica di settembre

Parrocchia S. Nicolò da Tolentino - Via Maqueda 157 90133 Palermo - ▼ Google Maps >>pagina Facebook >>

Chiesa di Santa Caterina D'Alessandria

Santa Caterina d’Alessandria, rifiutò fino al martirio di esser moglie di ricchi e nobili pretendenti per essere sposa di Cristo, come le aveva chiesto la Madonna che in sogno le aveva infilato l’anello sponsale al dito. S. Caterina è stata scelta insieme a S. Maddalena quale protettrice dell’ordine domenicano che del culto e della devozione alla Madre di Dio ha fatto uno dei punti cardini del proprio carisma.

Intitolata a S. Cristina D’Alessandria è la chiesa che si apre su piazza Bellini e che fa parte del convento delle monache domenicane, dedite alla vita contemplativa di clausura, allo studio ed alla preghiera e penitenza a sostegno della predicazione dei “fratelli del ramo maschile.

Diversi sono i richiami mariani sia all'interno della chiesa che del convento:

  • l' affresco di Vito D’anna nel sottocoro,
  • I simboli mariani raffigurati nei rilievi marmorei delle paraste del lato sinistro della navata centrale,
  • il dipinto della Madonna e S. Domenico nella terza cappella di destra alla cui parete è anche raffigurata la Madonna che intercede per le anime del purgatorio,
  • le scene mariane nelle tre cappelle che si aprono a sinistra: l’Immacolata, la nascita di Maria nella prima, Madonna e Bambino nella seconda e la Madonna con Cristo, S, Francesco e S. Domenico nell’ultima.

All'interno del convento, sparse per tutta l'area museale, sono da ammirare  gli oggetti di culto e i preziosi manufatti artigianali di ispirazione mariana appartenute alle monache.

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Chiesa dell'Ammiraglio (Chiesa Martorana)

La Chiesa è dedicata a Maria per volere del suo fondatore (1141) l’ammiraglio Normanno Giorgio D’Antiochia, di fede ortodossa.
La preziosa decorazione del tempio, sia quella a mosaico che riveste la parte più antica del tempio che quella settecentesca a fresco, celebra il ruolo di Maria nel Piano di Salvezza quale Madre di Dio e mediatrice e di intercessione presso il Figlio.
Nella parte più antica del tempio, con pianta a croce greca sono raffigurati a mosaico: la Natività, la Dormizione della Vergine e sulle pareti del tamburo che sostengono la cupola, in cui è raffigurato Cristo in trono, la Presentazione al Tempio da un lato e dall’altro l’Annunciazione. Anche i Santi raffigurati sulle volte a botte rimandano a Maria.
Nella parte ricostruita in seguito alle manomissioni, trovano posto gli affreschi che decorano le volte chiuse delle diverse campate, opera del pittore fiammingo Guglielmo Borremans Senior e che raffigurano scene della vita di Gesù. Al centro troviamo “La circoncisione”, “L’Adorazione dei Magi”, e “La disputa tra i Dottori mentre a sinistra si trova l’affresco “Gesù alle nozze di “Cana”.
Nelle vicinanze dell’ingresso i fedeli si fermano in preghiera davanti alla Cappella della Madonna del Rosario raffigurata in una tela opera di Giuseppe Salerno detto “lo Zoppo di Ganci”.
La Chiesa oggi appartiene all’eparchia di Piana degli Albanesi, circoscrizione della Chiesa italo-albanese, e officia la liturgia per gli italo-albanesi residenti in città secondo il rito bizantino.

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Basilica di S. Francesco d'Assisi

Nella spiritualità Teocentrica e Cristo Centrica dei Francescani trova un posto speciale Maria, Madre di Dio, che fin dalla  costituzione dell'Ordine trova profondo radicamento nel mistero della sua Immacolata Concezione, tanto da diventare il tratto comune che lega ed unisce i diversi ordini e le diverse congregazioni della Famiglia Francescana.
Si deve soprattutto ai francescani il cammino che condusse alla proclamazione del Dogma della Immacolata Concezione, l’8 dicembre del 1854, da parte di Pio IX, evento preceduto nella nostra Diocesi, il 15 agosto del 1624, dal pronunciamento del Cardinale Giannettino Doria con cui si riconosce l’Immacolata Concezione dall’eternità: “Te jam ab ipsa æternitate sine peccato originali prævisam, et præservatam confitemur.” Un riconoscimento che dà allora la Città con solenne giuramento, rinnovato ogni anno dal suo sindaco, si impegna a difendere sino alla morte.
La Basilica di San Francesco è ancor oggi il tempio eletto di fatto dai palermitani a Santuario della Immacolata Concezione, meta di continui pellegrinaggi e di manifestazioni di atti devozionali, che trovano il loro culmine nei solenni festeggiamenti di inizio dicembre con la esposizione e la processione, il giorno 8, della venerata statua d’argento della Immacolata, custodita e celata agli occhi per il resto dell’anno in una cappella della Basilica.
Legato alla festa è il rito del versamento delle 100 onze, che dal 1624 il Primo Cittadino della Città ripete per onorare l’impegno a farsi carico del costo della festa e per la manutenzione ed il decoro della cappella senatoria dedicata alla Immacolata Concezione che si trova nel braccio destro del transetto della Basilica. L’altare della cappella, decorata secondo lo stile del barocco fiorito palermitano, è impreziosito dal paliotto in tarsie di marmi policromi in cui sono raffigurati diversi segni della iconografia mariana ed al centro Maria Immacolata.
Oltre alla Cappella del Senato ed a quella della Custodia sono intitolate a Maria: la cappella di S. Maria degli Angeli e la cappella della Madonna della Grazia lungo navata sinistra, la cappella della Madonna con il Bambino raffigurata in una statua di Francesco Laurana e la cappella  della Madonna della Neve lungo la  navata destra.

Scheda del culto e della devozione a Maria SS. Immacolata >>

Piazza San Francesco d'Assisi - Palermo - ▼ Google Maps >> - pagina FB >>scheda visita virtuale >>

Chiesa di S. Maria degli Angeli, detta "Gancia"

La chiesa di S. Maria degli Angeli, conosciuta come la Gancia, è una ulteriore testimonianza del ruolo di Maria, Madre di Dio, nella spiritualità della Famiglia Francescana. La chiesa fu dedicata di Santa Maria degli Angeli, in ricordo della chiesetta della Porziuncola, luogo in cui il S. Francesco d’Assisi ricevette da Gesù il Cartiglio della Indulgenza. Tante le cappelle dedicate o con riferimenti alla Santa Vergine all'interno della chiesa.

Lungo la parete destra della navata, procedendo dall’ingresso della Chiesa verso il presbiterio si aprono:

  • Cappella della Madonna di Monserrato raffigurata in un quadro oggi nei depositi della Galleria Regionale. Sull'altare è la seicentesca tela della Sacra Famiglia con Sant'Anna, San Gioacchino e donatori, di scuola romana. Gli affreschi della volta raffigurano: a sinistra la presentazione di Maria al Tempio, al centro la Nascita della Vergine e a destra l'Annuncio ad Anna della sua Maternità.
  • Cappella di Santa Maria di Gesù raffigurata in una statua attribuita ad Antonello Gagini posta sopra l’altare.
  • Cappella dell'Immacolata Concezione raffigurata, in un dipinto del XVIII secolo di Sebastiano Spirito, allievo di Filippo Tancredi, posto tra le colonne dorate della struttura architettonica dell’altare decorato a mischio. Nei tondi del soffitto sono raffiguranti la Vergine con il Bambino e l'Apparizione della Vergine a francescani.

Nel transetto si aprono:

  • Cappella della Beata Vergine Maria di Guadalupe a destra del presbiterio .  Alle pareti laterali sono posti i quadroni, opera di Vincenzo Bongiovanni (1730), in cui sono raffigurati, a sinistra, il ritrovamento dell'immagine della Madonna di Guadalupe e, a destra, l'Apparizione della Vergine a Sant'Ignazio di Loyola e a San Francesco Saverio. Nella nicchia sopra l’altare è posta una scultura lignea della Vergine col Bambino. Fuori la cappella, sopra la porta di accesso al convento è collocata la tavola raffigurante la Madonna di Loreto del ‘600, sulla parete opposta il dipinto di Vincenzo Bongiovanni in cui è raffigurata l'apparizione della Vergine di Guadalupe a Juan Diego.
  • Cappella dello Sposalizio della Vergine e San Giuseppe a sinistra del presbiterio. Lo sposalizio è raffigurato in un dipinto di Vincenzo degli Azani da Pavia delimitato da angeli posto sull’altare, Di Filippo Tancredi (1796) è l'affresco delle parete laterale destra che raffigura il riposo della Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto.

Nel presbiterio:

  • La Madonna con il Bambino, tra nuvole ed angeli occupa la parete di fondo del presbiterio

Lungo la parete sinistra della navata destra, procedendo dall’ingresso della Chiesa verso il presbiterio si aprono:

  • Cappella del Bambinello della Gancia.  Sull'altare è collocato all’interno di una cornice il dipinto del XVII secolo in cui è raffigurata l'Annunciazione. Sulle pareti laterali grandi riquadri ospitano, a sinistra l’affresco con l’Adorazione dei Magi, e, a destra, l’Adorazione dei pastori. Sotto questo, in una edicola, è un piccolo dipinto della Vergine di scuola fiamminga.
  • Cappella della Madonna del Rosario. Sull’altare decorato con marmi mischi è la statua della Beata Vergine del Rosario fra santi Domenico e Caterina da Siena. Alla parete di sinistra è affissa la tela settecentesca in cui è raffigurato Cristo che dalla Croce conforta la Vergine.
  • Cappella di San Pietro d'Alcantara.  L'affresco alla parete laterale a sinistra, attribuita a Filippo Tancredi, raffigura l'apparizione della Vergine al Santo.

Via Alloro, 13 - Palermo - ▼ Google Maps >> - scheda visita virtuale >>

Chiesa di S. Maria della Pietà alla Kalsa

La chiesa, che sorge nel quartiere della Kalsa, l’antica zona direzionale e residenziale durante la dominazione araba, è stata dedicata alla Madonna della Pietà per volontà del donatore del terreno e dell'immobile preesistente su cui è stata costruita insieme al convento. Le decorazioni dell’esterno e dell’interno celebrano la gloria dell’ordine domenicano cui appartenevano le suore che vi si insediarono fin dalla sua fondazione. Alla Madonna della Pietà è dedicata una cappella sul cui altare, contornato da una meravigliosa cornice dorata in legno intagliato è il dipinto del "Compianto" sul Cristo Morto.

 

Anche in questa chiesa i domenicani coltivarono il culto della Madonna del Rosario. A Lei é dedicata una cappella sul cui altare è posta la grande tela di Francesco Manno in cui Maria SS. del Rosario è raffigurata insieme a San Domenico, San Tommaso d'Aquino, Papa Onorio III, Santa Rosa da Lima, Santa Caterina d'Alessandria e la beata Margherita di Savoia.

 

Piazzetta della Pietà - Palermo - ▼ Google Maps >> - Pagina FB >> - scheda visita virtuale wikipedia