Itinerario Mariano – Maria SS. della Provvidenza ai Teatini: culto e devozione

Il culto e devozione dei palermitani a Maria SS. della Provvidenza nella chiesa di San Giuseppe dei Teatini a Palermo nasce agli inizi del XVII quando il Padre Teatino Salvatore Ferrari, istituì la congregazione dei Servi o Schiavi di Maria detta della Sciabica, dal nome della rete usata dai pescatori per catturare ogni tipo di pesce per indicare che era aperta a tutti gli strati sociali senza alcuna distinzione.

I soci della Congregazione non avendo una immagine di Maria da venerare si rivolsero al frate teatino Vincenzo Scarpato perché facesse riprodurre l’immagine della Madonna dell’Arco che era in suo possesso. Questi, insoddisfatto di quanto realizzato da pittori cui si era rivolto, un giorno  ebbe in dono da un vecchio  mendicante alle porte del convento un dipinto accompagnato da questa raccomandazione:  “Tieni fratello Vincenzo, questo quadro custodiscilo con rispetto e venerazione. Farà tante grazie e molti verranno a fargli visita anche da lontano“.  Aprì, emozionato l’involucro e si accorse che il quadro era l’esatta riproduzione dell’originale ma non ebbe il tempo di ringraziare il vecchio che era già scomparso. Qualche giorno dopo il vecchio mendicante in sogno gli si rivelò per esser San Giuseppe. Padre Vincenzo consegnò il quadro alla congregazione che lo pose sopra l'altare del piccolo oratorio ricavato nel Convento là dove è oggi la facoltà di giurisprudenza.

Da subito culto e devozione a Maria della Provvidenza presso i Teatini si diffusero per tutta la città ed il Senato Palermitano nel 1685 la dichiarò Patrona di Palermo

Nel 1688 sotto l’altare su cui era posto il quadro della Madonna nella cripta della Chiesa di S. Giuseppe dei teatini, dove si era già trasferita la Confraternita, fu trovata una sorgente d’acqua subito ritenuta miracolosa.

Nel 1734 persino il Vaticano riconobbe i miracoli compiuti da Maria SS. della Provvidenza ai Teatini e, con uno speciale capitolo, detto di San Pietro, concesse le corone d’oro che furono poi poste sulle teste della Madonna e del Bambino.

Oggi, chiusa la cripta, conosciuta a Palermo quale “chiesa della Madonna della Provvidenza”,  il dipinto è esposto nella Chiesa superiore e l’acqua è stata canalizzata e fatta sgorgare da una fontanella posta in un cortiletto a cui si accede dalla navata destra

Ancor oggi il culto e la devozione alla Madonna della Provvidenza è particolarmente sentito e vivo ed è continuo il pellegrinaggio per bere dell’acqua miracolosa e pregare davanti alla sua immagine in special modo nella giornata della festa liturgica del 15 gennaio in cui c’era usanza di benedire nocciole contenute in sacchetti di carta.