Itinerario Mariano – Nostra Signora del Carmelo: culto e devozione

Nostra Signora del Monte Carmelo o Madonna del Carmine è uno dei titoli più diffusi con cui viene invocata Maria, madre di Dio. Essa nella tradizione e devozione carmelitana è invocata come il "fiore più bello del giardino di Dio", la Vergine purissima che possiede la bellezza di tutte le virtù, il perfetto modello di ogni vita contemplativa e in particolare la premurosa madre, sorella e patrona dei religiosi carmelitani e di tutti i fedeli che si impegnano a "salire il monte del Signore per stare nel suo luogo santo" sotto il segno dello Scapolare, foriero delle speciali promesse di salvezza eterna attribuite dalla tradizione alla stessa Vergine e simbolo di consacrazione a Lei. Il culto introdotto in Sicilia ed in particolare a Palermo, dai Padri Carmelitani, si è subito diffuso; nel territorio dell'Arcidiocesi soprattutto nell'entro terra agricolo.

Meta continua di pellegrinaggio dei palermitani alla Madonna del Carmine, soprattutto nei giorni di preparazione e della solenne festa liturgica,  è la chiesa del Carmine Maggiore nel quartiere di Ballarò a Palermo. Qui una gran massa di fedeli devoti attende ed accompagna il prezioso fercolo della Vergine in processione per le vie del quartiere. La Madonna del Carmelo è festeggiata ancora come protettrice della contrada dei Decollati in Palermo e dei paesi di Termini Imerese, Misilmeri, Bolognetta e Caccamo.

Contenuto ed origini del culto

Il culto della Signora del Monte Carmelo ha le sue radici nove secoli prima della nascita di Maria, quando il Profeta Elia si stabilì, in contemplazione dell’Unico Dio di Israele, sul Monte del Carmelo, nelle vicinanze di Nazareth, "giardino verdeggiante" che rappresentava, in quel tempo per gli ebrei, il luogo privilegiato dell'incontro con Dio, metafora dello stesso Paradiso, come ricorda anche il salmista: "Chi salirà il monte del Signore, chi starà nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna, chi non giura a danno del suo prossimo. Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza.
Qui il Profeta, rivolta una preghiera a Dio perché salvasse Israele dalla carestia dovuta ad una siccità che durava da tre anni, ebbe la visione di una piccola nube "come mano d'uomo" che dal mare si alzava verso il monte, portando la sospirata pioggia e salvando Israele dalla siccità (1 Re 18, 41-45). L’immagine della nube apparsa ad Elia i Padri della Chiesa l’hanno interpretata quale profezia della Vergine Maria che - innalzandosi purissima dal mare dell’umanità peccatrice - ha portato in sé il Verbo di Dio e ha donato al mondo vita e fecondità, continuando a offrire agli uomini la sua potente intercessione, una visione di Maria Madre di Misericordia e mediatrice di grazia.
Ad imitazione del profeta Elia ed ispirati da Maria, quale sorella e modello di vita contemplativa,  nel secolo XII (con la terza crociata, 1189-1191) alcuni penitenti-pellegrini, provenienti dall'Europa, si raccolsero insieme presso la "fonte di Elia", in una delle strette vallate del Monte Carmelo. Riuniti in vita cenobitica in mezzo alle loro celle edificarono una piccola chiesa dedicandola a Maria che elessero a loro patrona e si chiamarono   "fratelli della Beata Vergine Maria del monte Carmelo".
Costretti nel 1235 ad abbandonare il Monte Carmelo i Carmelitani vennero in Sicilia e da qui per tutta l’Europa diffondendo il culto della Madonna Signora del Monte Carmelo: Vergine purissima, fiore più bello del "Giardino di Dio", Bellezza del Carmelo, Gloria del Libano, la Madre Illibata, apparsa come nube all'orizzonte per portare la pioggia della grazia (Santa Teresa Benedetta della Croce).

Lo scapolare

Segno del culto di Maria del Monte Carmelo è lo scapolare associato dalla stessa Vergine alle promesse, fatte a chi la invoca e richiede le sue grazie santificatrici, in alcune apparizioni confermate dal Magistero della Chiesa.

La prima promessa

La Madonna, apparsa il 16 luglio del 1251 a Simone Stock alla età di 86 anni, che supplice le chiedeva uno speciale privilegio quale protezione per L’ordine dei Carmelitani di cui era priore generale, circondata dagli angeli e con il Bambino in braccio, gli mostrò uno scapolare e gli disse: «Prendi figlio dilettissimo, prendi questo scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita, privilegio a te e a tutti i Carmelitani. Chi morrà rivestito di questo abito non soffrirà il fuoco eterno; questo è un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza di pace e di patto sempiterno».

La seconda promessa (o Privilegio Sabatino)

Agli inizi del 1300 la Vergine si mostrò a Jacques Duèze, futuro papa Giovanni XXII, e promise che: «Coloro che sono stati vestiti con questo santo abito saranno tolti dal purgatorio il primo sabato dopo la loro morte»; La Vergine chiese che oltre ad indossare lo scapolare si pregasse e si facessero sacrifici in suo onore.
Lo scapolare è quindi come lo definiscono le Costituzioni Carmelitane " segno dell’amore materno, permanente e stabile, di Maria verso i suoi fratelli e le sorelle carmelitani, ed ancora, "segno esteriore dell’amore per Maria, della fiducia che i suoi figli hanno in lei e dell’impegno a vivere una vita ispirandosi a lei”
Lo scapolare è un sacramentale approvato dalla Chiesa, di colore marrone o nero, di forma quadrata o rettangolare, di panno di lana, agli inizi era una pettorina aperta ai lati, nel Medioevo ricopriva l’abito dei monaci, oggi  è formato da due pezzetti rettangolari di lana marrone uniti da stringhe che ricadono su petto e schiena, dal 1910 per decreto di Pio X può essere sostituito da una medaglietta In cui siano raffigurati in una faccia Gesù e il suo Sacro Cuore e dall’altra la Beata Vergine del Carmelo.
La Vergine è ancora apparsa con lo scapolare nelle mani il 13 ottobre del 1917 ai tre pastorelli di Fatima mentre avveniva il grande miracolo in cui il disco solare per 10 minuti cambiò colore, dimensione e posizione, confermando così le promesse fatte nel XIII secolo.
I Pontefici Giovanni XXII, Pio XII, Giovanni XXIII ed in ultimo Giovanni Paolo II hanno raccomandato la devozione dell’uso dello scapolare, quest’ultimo scrisse: scrisse: «Chi riveste lo Scapolare viene quindi introdotto nella terra del Carmelo, perché “ne mangi i frutti e i prodotti” (cfr Ger 2,7), e sperimenta la presenza dolce e materna di Maria, nell’impegno quotidiano di rivestirsi interiormente di Gesù Cristo e di manifestarlo vivente in sé per il bene della Chiesa e di tutta l’umanità. (...) Anch'io porto sul mio cuore, da tanto tempo, lo Scapolare del Carmine!

Festa Liturgica

Si celebra il 16 luglio in memoria della apparizione a Simone Stock.

La Preghiera

Fior del Carmelo, vite fiorita,
splendore del cielo,
tu solamente sei vergine e madre.

Madre mite, pura nel cuore,
ai figli tuoi sii propizia,
stella del mare.

Ceppo di Jesse, che produce il fiore,
a noi concedi di rimanere
con te per sempre.

Giglio cresciuto tra alte spine,
conserva pure le menti fragili
e dona aiuto.

Forte armatura dei combattenti,
la guerra infuria, poni a difesa
lo scapolare.

Nell'incertezza dacci consiglio,
nella sventura, dal cielo impetra
consolazione.

Madre e Signora del tuo Carmelo,
di quella gioia che ti rapisce
sazia i cuori.

Celebrazione e preghiere devozionali a Maria SS. del Carmelo nell'Arcidiocesi di Palermo:
  • Consacrazione alla Madonna del Carmine
  • Imposizione dello scapolare
  • Offerta alla Madonna del Carmelo
  • I sette mercoledì del Carmine, in preparazione della festa della Madonna del Carmelo
  • Novena di preghiera alla Madonna del Carmine
  • Supplica alla Madonna del Carmine
  • Triduo solenne
  • Messa solenne nel giorno della festa liturgica e la domenica della processione
Processioni dedicate a Maria SS. Immacolata nell'Arcidiocesi di Palermo:
Palermo: Maria SS. del Carmelo - seconda domenica di luglio

A cura della Confraternita di Maria SS. del Carmelo ai Decollati - scheda da sito web della parrocchia

Parrocchia S. Maria del Carmelo - Via Decollati 2/c - 90124 Palermo

Termini Imerese: Madonna del Carmelo - 16 luglio - scheda festa dal sito web "isolainfesta"

Parrocchia Maria SS. del Carmelo - Piazza del Carmelo 1 90018 Termini Imerese

Misilmeri: Beata Vergine Maria del Carmelo - terza domenica di luglio

A cura della Confraternita Maria SS. del Carmelo (chiesa di San Gaetano)

Parrocchia S. Gaetano - Corso Vittorio Emanuele 243 - 90036 Misilmeri

Palermo: Maria SS. Del Carmelo - ultima domenica di luglio - scheda festa dal sito web "Sicilia in festa"

A cura della Confraternita di Maria SS. del Carmelo (Carmine maggiore) - sito web

Parrocchia S. Nicolò All'Albergheria - Via Nunzio Nasi 18 - 90134 Palermo (Albergheria)

Bolognetta: Maria SS. del Carmelo- terza domenica di luglio

Parrocchia Maria SS. Del Carmelo - Piazza Matrice - 90030 Bolognetta

Caccamo: Maria SS. del Carmelo- terza domenica di luglio - scheda festa da sito web "isola in festa"

Parrocchia S. Giorgio Martire - Piazza Duomo - 90012 Caccamo

Galleria Fotografica

Le foto si riferiscono alla Processione di Maria SS. del Carmine Maggiore della Chiesa dell'Albergheria a Palermo