Itinerario religioso, La Famiglia Francescana – Chiesa e Convento di S. Anna la Misericordia del Terzo Ordine Regolare Francescano

La chiesa è stata edificata, su progetto di Mariano Smeriglio, tra il 1606 ed il 1632 in una zona al tempo fuori delle mura della città, là dove scorreva il fiume Kemonia, in un’area in parte occupata da una preesistente chiesa dedicata alla Madonna della Misericordia e corrispondente all’attuale transetto.

E’ stata consacrata nel 1639 e dedicata a S. Anna. Nel corso dei secoli ha subito diversi interventi a causa soprattutto dei rovinosi terremoti che hanno causato crolli e dissesti nella struttura, ultimi quello del 1968 della Valle Del Belice e quello del 2002 di Palermo. Nel 1866 Chiesa e Convento, soppressi gli Ordini religiosi, passarono a patrimonio dello Stato. Nel 1924, stipulati i Patti Lateranensi, chiesa e parte del convento vennero affidati alla custodia dei frati che poterono farvi ritorno.

Esterno

Il prospetto, disegnato da Giovanni Biagio Amico secondo gli stilemi del barocco romano, dall’andamento sinuoso e ricco di effetti chiaroscurali, fu realizzato nel 1736 dopo che un terremoto aveva distrutto quello originario del 1726. Ulteriori interventi di consolidamento e modifica furono necessari per riparare i crolli della sua parte alta causati dai terremoti del 1751, 1752, 1823, 1940.

Si sviluppa in due ordini scanditi da colonne marmoree. Nel primo ordine tra le colonne si aprono le nicchie in cui sono poste le statue dei santi: Giuseppe, Elisabetta, Anna e Gioacchino, opera nel XVIII sec. di Giacomo Pennino, Gioacchino Vitagliano e Lorenzo Marabitti, quest’ultimo autore anche del rilievo della pietà posto sopra il portale d’ingresso.

Il secondo ordine è aperto da una balaustra al cui centro si innesta la loggia con l’ampio finestrone, tra colonne marmoree, sormontato da un cartiglio tenuto da due angeli. Il prospetto è chiuso da un elegante timpano.

Interno

L’interno, in stile tardo rinascimentale, è a tre navate con croce latina separate da 12 colonne in marmo su cui poggiano gli archi a tutto sesto che sostengono le pareti ed il soffitto a botte, le cui decorazioni a stucco sono andate perse per i crolli causati dal terremoto del 1823, si sono salvate solo quelle del transetto. Cupolette con lanternino si aprono sul tetto delle navate laterali in corrispondenza delle quali si aprono le cappelle.

La Controfacciata è decorata con due dipinti del ‘700, attribuiti a Leonardo Bazzano in cui sono raffigurati, a destra, San Francesco con Santa Elisabetta, e a sinistra il Beato Guglielmo di Scicli.

Cappelle aperte nella navata destra (dall'ingresso verso il presbiterio)
  • Cappella di Sant'Anna in cui è custodito il complesso scultoreo di Sant'Anna con Maria bambina del 1857, collocato sul fercolo utilizzato per condurlo in processione.
  • Cappella della Vergine, raffigurata mentre appare a San Diego in un dipinto di Filippo Tancredi del 1704 posto sull’altare.
  • Cappella della Sacra Famiglia, raffigurata nella pala d’altare di Melchiorre Barresi del 1596 insieme a S. Anna e san Gioacchino. Alle pareti laterali sono le tele di Elia Interguglielmi del 1767 in cui sono raffigurati l’Annunciazione a S. Anna e Maria e S. Anna.
  • Cappella di Santa Rosalia, raffigurata in preghiera per Palermo nella tela di Vincenzo La Barbera del 1627, uno dei primi dipinti dopo la proclamazione Patrona della Città.
  • Cappella di San Nicola, raffigurato in gloria nella tela di Elia Interguglielmi del 1767.

 

Transetto

Nel braccio destro a soffitto è raffigurata a fresco l'Assunzione della Vergine di Filippo Tancredi, le pareti sono state affrescate da G. Walsgart, nei primi del ‘700, con immagini di Eroine bibliche. Sull’altare è posta la pala d’altare di Flippo Tancredi (1697) in cui è raffigurata la Immacolata Concezione.
Nel braccio sinistro del transetto sulla parete laterale si apre la cappella, decorata a marmi mischi, dedicata al Crocifisso qui raffigurato, tra uno scenografico drappo marmoreo, in una statua seicentesca poggiata su una Croce in tartaruga. La parete di fondo di questo braccio del transetto è decorato con un reperto dell'affresco della Pietà del ‘400 di Tommaso de Vigilia. Nel soffitto è raffigurata, a fresco, ad opera di Vito D’Anna, l'Ascensione di Gesù.
Problemi di staticità sconsigliarono di costruire la cupola che venne simulata con una decorazione a trompe-l'œil realizzata sul soffitto ligneo.

Presbiterio

I pilastroni che sostengono l’arco di accesso al presbiterio sono decorati in oro. La volta è decorata a fresco con al centro raffigurato il Cristo Risorto. Il fondo dell’abside è chiuso dell’organo del XVII secolo.

Cappelle aperte nella navata sinistra (dal presbiterio verso l’ingresso della Chiesa)
  • Cappella di Sant'Antonio di Padova raffigurato in una statua posta sopra l’altare

Sulla seconda colonna sinistra è addossato il pulpito ligneo scolpito nel 1740 da Giacomo Pianelli

  • Cappella di San Francesco a cui è dedicato l’altare decorato con affreschi in cui sono raffigurati Sant'Elisabetta d'Ungheria e San Luigi di Francia.
  • Cappella di San Giuseppe, raffigurato insieme a Gesù bambino in una statua posta sull’altare, opera di Baldassarre Pampillonia di inizio XVIII sec.
  • Cappella di San Gioacchino, raffigurato in una tela posta sopra l’altare.
  • Cappella della Madonna del Carmine con alle pareti affreschi di Filippo Tancredi, del XVIII sec., che raffigurano La Madonna e San Simone Stock.

 

Il Convento

Il primo convento fu costruito nel 1597. Nel 1606 si diede inizio alla costruzione del nuovo convento che fu ultimato nel 1648. Si sviluppa intorno al chiostro rinascimentale costituito da 24 colonne. Vi si accede tramite un portale esterno che immette nello scalone. Tolto ai frati nel 1872 è stato utilizzato quale sede delle Guardie daziarie municipali e dal 1878 sede del Liceo Ginnasio Umberto I . Nel 1930 una piccola parte è stata restituita ai Frati. Oggi. Restaurato, è sede della Galleria d’Arte Moderna