Itinerario religioso, La Famiglia Francescana – La chiesa di S. Giovanni Battista a Baida

di Alessandra D'Acquisto

Manfredi III Chiaramonte volendo punire i Benedettini per essersi schierati dalla parte dei baroni Siciliani legati alla dinastia degli Aragona, per questo chiamata la fazione Catalana, distrusse nel 1370 il Castellaccio di Monreale da loro occupato, nel 1377 per risarcirli, ma anche per ottenere le terre di Vicari, concesse loro di ricostruire un convento alle falde di Monte Cuccio, nella borgata di Baida, che dal XII secolo era di proprietà Vescovile.   Il nuovo monastero prese il nome di Santa Maria degli Angeli. A quest'epoca risale la facciata porticata sormontata dallo stemma dei Chiaramonte.

Nel 1496 rientrato ormai il monastero in mani regie, dopo la morte di Manfredi, il vescovo Tommaso da Termini ne rivendicò il possesso in virtù della antica concessione Normanna e vi fece realizzare fontane, giardini, in modo da farne un luogo di villeggiatura per alti prelati. Vi fece anche costruire una cappella dedicandola a San Giovanni Battista, arricchendola di una statua di Antonello Gagini in cui era raffigurato il Santo.

In seguito il convento fu sede temporanea dell'ordine Cistercense, di Sant'Agostino e dei Carmelitani.  Agli inizi del XVI secolo, accanto al Monastero, l’Arcivescovo Giovanni Paternò fece costruire un edificio per la villeggiatura degli Alti Prelati, che in seguito fu trasformato in ospedale. Nel 1576 fu concesso ai Frati dell'Ordine Minore dei Frati Osservanti di San Francesco d'Assisi.

La facciata presenta un portico a 3 archi di cui il centrale consente l'accesso alla chiesa. Sul portico si trovano stemmi gentilizi dei Paternò, degli Aragona, della città di Palermo, e della famiglia Xiabicha. Il portico è sormontato da una bifora, elemento tipico dell'architettura Chiaramontana.

Nel vestibolo si trovano gli affreschi in cui sono raffigurati: Gesù mentre scaccia i mercanti dal Tempio, la morte di Eliodoro e Albero della famiglia francescana. Il Portale, del 1507, è gaginesco.

L'interno ad una unica navata subì profonde modifiche nel XVIII secolo, l’originaria volta a capriate fu trasformata in volta a botte e vi furono introdotte delle grosse lesene.

Nella navata destra si apre la cappella di San Francesco d'Assisi in cui è una statua del Santo. Al centro della cappella che segue è posta una statua della Immacolata Concezione. L'arco di trionfo è decorato con un affresco che rappresenta Sant'Antonio Abate e San Giovanni Battista (XV secolo).  Più in alto si trova la statua del Battista, la cui cappella con portico e colonnine si trovava un tempo di fronte al luogo attuale. L'Abside centrale di stile chiaramontano, ha volte a crociera, delimitata da un arco acuto, ed ha un coro ligneo in noce.

Al centro del presbiterio l'altare marmoreo di scuola gaginiana con fregi raffiguranti la Pentecoste sormontata dalla Colomba dello Spirito Santo, i Dottori della Chiesa e scene della Passione di Gesù. L'altare è sormontato da un moderno ciborio in vetro soffiato, polimetacrilato e resina attorniato da sette lampade e colomba eucaristica.

Il Convento inizialmente occupava solo il lato sinistro della chiesa. Si sviluppa intorno al chiostro benedettino, quadrangolare mai terminato del quale restano nove campate e una coppia di colone che porta sui capitelli, una immagine, nei capitelli, delle Storie della Vergine.