Itinerario religioso, La Famiglia Francescana oggi – la devozione a Maria, Madre di Dio

La Beata Vergine Maria Immacolata Patrona dell’Ordine Francescano

La spiritualità di Francesco e quindi dei Francescani è Teocentrica e Cristocentrica, ma in essa occupa un posto speciale la devozione per la Vergine Maria, Madre di Gesù Cristo,” la donna che ha dato a Gesù Cristo la vera carne della nostra umanità e fragilità … rendendolo nostro fratello”. A Lei Francesco così si rivolge:

E’ proprio in quel “fu ed è ogni pienezza di grazia ed ogni bene”, contenuto nel saluto, che la vocazione francescana si è profondamente radicata nel mistero di Maria e della sua Immacolata Concezione, tanto da diventare il tratto comune che lega ed unisce i diversi ordini e le diverse congregazioni della Famiglia Francescana come ha annotato San Massimiliano Kolbe, francescano innamorato di Maria, martire del campo di concentramento di Auschwitz.

Si deve ai francescani il diffondersi del culto e della devozione alla Immacolata Concezione ed anche il lungo cammino fatto di dispute teologiche, soprattutto con i Domenicani, per giungere alla proclamazione del Dogma l’8 dicembre del 1854 da parte di Pio IX.

Veniva così solennemente affermato come verità di fede, ciò che il Francescano Duns Scoto, in una disputa con i Domenicani alla Sorbona, ed altri prima e dopo di lui avevano sostenuto: che Dio creò Maria "senza macchia alcuna, non perché Lei fosse sottratta all’opera della Redenzione ma perché fosse la prima (pre)redenta, chiamata a collaborare a titolo specialissimo, come sua Madre e Alma socia, all’opera della Redenzione di tutti gli uomini".

Il riconoscimento di Papa Pio IX è stato preceduto nella nostra Diocesi dal pronunciamento del Cardinale Giannettino Doria del 15 agosto del 1624, quando la città fu affidata a S. Rosalia ed alla Madre di Dio perché fosse salvata dalla peste”, in esso si riconosce l’Immacolata Concezione dall’eternità “Te jam ab ipsa æternitate sine peccato originali prævisam, et præservatam confitemur” e si fa solenne voto di difenderla fino alla morte e di fare digiuno il giorno primo della festa".

Il Voto fu sottoscritto dai rappresentanti delle istituzioni religiose e pubbliche della Città e ribadito nel 1655 dal Vicerè, che giurò insieme al Senato Palermitano di "affermare, difendere, e sostentare fin all'ultimo fiato con tutto il capitale delle mie forze e per questa Santa Croce, e per questi Santi Evangeli” che Maria “fu preservata dalla macchia del peccato originale, e conseguentemente con modo più rialzato, e più nobile di tutti gli altri figli d'Adamo, redento”.

Voti e giuramento si accompagnavano all’impegno, mantenuto ancor oggi, da parte del Senato Palermitano di versare un contributo di 100 onze ai Francescani della Basilica di San Francesco per la manutenzione della Cappella del Senato Palermitano intitolata alla Immacolata Concezione e per la processione, che si tiene l’8 dicembre, del fercolo con la preziosa statua d’argento della Immacolata del 1647.

Segno ulteriore della devozione dei Francescani alla Madre di Dio è la dedicazione a Lei di molte delle loro congregazioni conventi e chiese, di quanti operano nella nostra Diocesi elenchiamo: Le Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria, Le Suore Cappuccine dell'Immacolata di Lourdes, le Francescane della Immacolata Concezione di Lipari, Conventi e Chiese di S. Maria del Gesù, di S. Maria degli Angeli, di S. Maria La Pace e di Nostra Signora delle Grazie a Palermo, Convento e Chiesa di S. Maria della Dayna a Marineo e della Madonna della Catena a Termini Imerese.

Ricordiamo ancora quale segno della Devozione Mariana dei Francescani la corona Francescana per la devozione ai sette gaudi o sette beatitudini della Vergine, un rosario composto da 7 decine che ripercorrono i momenti gioiosi della Vita della Vergine: Annunciazione, Visitazione, Natività di Gesù, Adorazione dei Magi, Il ritrovamento di Gesù nel Tempio, Resurrezione di Gesù e Assunzione di Maria al Cielo.

Concludiamo questa pagina con la Preghiera di S. Antonino da Padova che nel suo viaggiare venne anche in Sicilia

 

Signora nostra,
unica speranza nostra,
ti supplichiamo di illuminare le nostre menti
con lo splendore della tua grazia,
di purificarci con il candore della tua purezza,
di scaldarci con il calore della tua visita
e di riconciliarci con il Figlio tuo,
perché possiamo meritare di giungere
allo splendore della sua gloria.
Con il suo aiuto,
lui che, con l’annuncio dell’angelo,
assunse da te la gloriosa carne
e volle abitare per nove mesi nel tuo grembo.
A lui l’onore e la gloria per i secoli eterni.

Amen