Itinerario religioso, La Famiglia Francescana oggi

con la collaborazione di Alessandra D'Acquisto

La storia dei Francescani ha inizio con la vocazione di San Francesco, che nel 1205 abbandona la sua ricca famiglia per vivere in povertà ed essere di aiuto al prossimo.

Per San Francesco tutte le virtù evangeliche hanno come fondamento e come garanzia di autenticità il binomio povertà-umiltà conseguenza della liberazione esterna e interna che sperimenta colui che a tutto rinuncia per il regno dei cieli per vivere in «pura e santa semplicità», la vera letizia e la libertà di spirito.

Il suo esempio fu presto seguito da altri. A loro Francesco chiese di presentarsi quando andavano a predicare come “i Penitenti di Assisi” e chiamarsi “minores” (minori) come a quel tempo venivano chiamati quanti erano ai margini della società.

La prima regola dell’Ordine dei Frati Minori «Ordo fratrum minorum» è del 1209, quando Francesco raccolti, intorno a sé dodici compagni, si recò a Roma per ottenere l'approvazione della regola di vita, per sé e per i suoi frati da Papa Innocenzo III, che la concesse, oralmente, dopo qualche esitazione fugata dall’aver sognato il poverello Francesco che sosteneva la chiesa del Laterano che stava per crollare.

La “Regola seconda” dell’Ordo Minorum o Ordo Franciscanus fu presentata nel 1223 a Papa Onorio III che la approvò con la bolla “solet annuere”. Principi fondamentali della regola sono:

Fraternità: i frati devono vivere in comunità prendendosi cura l’uno dell’altro, degli altri e del creato, opera di Dio, realizzando così il senso della fratellanza universale. Strettamente coniugata alla Fraternità è la evangelizzazione ricordando che “non si può evangelizzare senza essere stati prima evangelizzati”.

Umiltà: essere minori tra i minori e porsi al servizio dell'ultimo per essere davvero al servizio di Dio

Povertà: essere liberi dal desiderio e dal possesso di quei piaceri e beni terreni che allontanano l'uomo dal bene e dalla giustizia condividendo tutto quello che si ha con i fratelli soprattutto dei più bisognosi.

Fin subito dopo la morte di San Francesco l’Ordine dei minori dovette affrontare al suo interno difficoltà e tensioni di rapporto dovute essenzialmente alle diverse sensibilità di interpretazione della regola della povertà. Quella che è passata alla storia come la “disputa sulla povertà apostolica” coinvolse per secoli l’Ordine dei Minori, movimenti pauperistici spontanei ed il papato in contrasti anche aspri da cui scaturirono espulsioni, scissioni e tristissimi atti persecutori. Per approfondire il tema invitiamo a prendere la visione della scheda dedicata in wikipedia >>

Malgrado le tensioni al suo interno l'ordine denominato “Francescano” dal suo fondatore è rimasto unito giuridicamente fino al 1517, quando Leone X con la Bolla “Ite Vos” decretò la separazione tra “Osservanti” e “Conventuali”.

All’interno di questi altre tensioni diedero vita a nuove divisioni. Nel 1528 Papa Clemente VII approvò la costituzione dell’Ordine dei “Frati Minori Cappuccini” e nel 1532 l’Ordine dei “Frati Minori Riformati”, aggregatisi per una ancor più severa osservanza dell’originaria regola francescana.

Oggi la Famiglia Francescana è strutturata in 3 Ordini e Nuove Comunità che sono state fondate nel corso dei secoli richiamandosi alla regola ed agli insegnamenti di San Francesco.

Al primo Ordine (Ordine francescano), appartengono le tre famiglie della Comunità Francescana dei Frati Minori

che si sono determinate dopo gli interventi di Leone X nel XVI sec. e Leone XIII (riunificazione degli Osservanti) nel XIX sec. Le tre famiglie seguono la stessa regola ed hanno lo stesso stemma: il braccio di Cristo e il braccio di San Francesco incrociati, con al centro la Croce, ma presentano delle differenze

  • Ordine dei Frati Minori (O.F.M.) detti anche Riformati o Osservanti, che hanno ritenuto che i frati non possano detenere alcuna proprietà né individualmente né in comune.  Il colore del loro saio con cappuccio che all'inizio era grigio o marrone medio, è ora un marrone scuro, cinto alla vita da un cordone da cui pende il rosario serafico.  link a sito web dell’O.F.M. >>
  • Ordine dei Frati Conventuali (O.F.M. Conv.) che volendo vivere tra la gente necessitano di Conventi e chiese e, essendo spesso anche insegnanti, hanno anche avuto la necessità di possedere dei beni, come per esempio libri, benché tutti i beni siano di proprietà comune a tutti i frati dello stesso convento. Indossano un saio nero con sopra un mantello nero: al cordiglio, pendente dalla parte destra, sono praticati tre nodi e alla cintura era appesa la corona dei sette gaudi, in segno di devozione a Maria. Indossano i sandali. Link al sito web dell’O.F.M. Conv.li >>
  • Ordine dei Frati Minori Cappuccini (O.F.M. Cap.) Nati, come ordine questuante, nelle Marche e quasi simultaneamente nelle Calabrie, i primi Cappuccini - per lo più provenienti dagli Osservanti o Frati Minori sempliciter dicti – nascono nel ventennio di transizione che precede il Concilio di Trento (1525-1545) nel tentativo di imitare alla lettera san Francesco ed i suoi primi compagni, con un'apertura maggiore alla predicazione e alla formazione dei giovani. Link al sito web dell’O.F.M. cap >>

Al secondo Ordine appartengono gli Ordini femminili

Le Clarisse (Ordo Santa Clara) presero il nome dalla sua fondatrice, Santa Chiara che nel 1212 fuggì da casa per unirsi a San Francesco dal quale ricevette il velo da monaca. Inizialmente si unì alle monache Benedettine, in seguito, insieme ad altre donne, si trasferì nel la chiesa di San Damiano, da cui il nome di Povere Dame di San Damiano o Damianite. Inizialmente seguirono la regola dettata da San Francesco, ma nel 1215 furono obbligate a seguire la regola Benedettina. Dal 1218 seguirono la regola redata dal Cardinale Ugolino, futuro Papa Gregorio IX, che introdusse l’obbligo della clausura. La regola definitiva delle Clarisse fu redatta da S. Chiara nel 1253, ma non tutti i monasteri vi si adeguarono, per questi Urbano IV nel 1263 approvò con la bolla la “regola urbanina”, che consentiva loro di possedere dei beni in comune.

L'abito delle Clarisse è costituito da una tonaca, uno scapolare, un mantello né del tutto bianchi né del tutto neri, la cintura è una corda e le coperture della testa di foggia modesta deve lasciare scoperti fronte, guance, colle e gola. Il velo deve essere nero, largo e lungo fin oltre il cappuccio della tonaca.

Alle Clarisse “damianite” e “urbaniane (sito web >>)si sono aggiunte nel corso dei secoli: le “Collettine” (1406) (sito web >>), le “Cappuccine” (1535) (sito web >>) e le “Concezioniste Francescane” (1489), che seguirono la regola di S. Chiara fino a 1511 quando si staccarono dalle clarisse (sito web >>).

 

Il Terzo Ordine è costituito dall'Ordine Francescano Secolare (O.F.S.)

Molti uomini e donne, pur rimanendo nel mondo ad attendere alle proprie attività, seguirono l’insegnamento di Francesco ed il suo invito ad accogliere nella propria vita Cristo e la sua Parola vivendo con semplicità ed umiltà in libertà di spirito in sintonia con il creatore ed il creato, da fratelli e tra fratelli. Per loro, perché anche da laici, potessero partecipare alla vita Spirituale derivante dal Primo Ordine dei Minori, San Francesco fondò il terzo Ordine dei Francescani, detti anche penitenti, indirizzando loro delle istruzioni (due lettere) nel 1215 e nel 1221 ed un “Memoriale propositi” sempre nel 1221. La loro regola fu definitivamente approvata da Papa Niccolò IV con la Bolla “Supra Montem” il 18 agosto 1289. Fin da subito alcuni terziari scelsero di vivere con un impegno maggiore la propria vocazione abbandonando il mondo, alcuni vivendo in contemplazione da eremiti, altri prendendosi cura del fratello nel bisogno e nella sofferenza, altri ancora dedicandosi alla educazione della gioventù. Una scelta spontanea che presto si diffuse e si strutturò in comunità con delle regole e che diede vita, all’interno del T.O.F., al T.O.R. Terzo Ordine Regolare che con la bolla “Pastoralis officii” del 1447, papa Niccolò V riconobbe come un Ordine indipendente con il relativo ministro generale e suo Consiglio.

Schematizzando il Terzo Ordine Francescano, nel corso dei secoli, si è strutturato in:

T.O.R. Terzo Ordine Regolare, Comunità di Religiosi e di Religiose autonome con proprie regole e Costituzioni, alla sequela di San Francesco, con il carisma di realizzare, con coraggio e fede, un percorso di crescente conversione al Dio Vivente, pienezza di bene e compiere le opere di misericordia con creatività secondo l’appello dei luoghi e dei tempi. Sito web >>

Al terz’ordine Regolare si rifanno e si richiamano per carisma diverse congregazioni di “suore di vita attiva Francescana”.

O.F.S. Ordine Francescano Secolare, denominazione dal 1978 del primario T.O.S., che raccoglie in fraternità quanti ispirandosi al carisma di san Francesco si impegnano a testimoniare con la vita il Vangelo, dedicandosi all’apostolato secondo le forme richieste nelle condizioni proprie dello stato laicale. Sito web >>

Gi.Fra, Gioventù Francescana che fa parte dell'O.F.S. ma con statuto ed organizzazione propria che si differenzia per la professione non perpetua dei voti ma è compresa (promessa) tra i 14 ed i 30 anni. Sito web >>

Nuove Comunità 

di queste diamo notizia solo di quelle operative nella nostra Arcidiocesi

  • Suore Francescane di San Luigi Gonzaga, fondate in India dal 1858 sono state riconosciute quale Istituto di Vita consacrata  di diritto diocesano, dal 1886 sono aggregate  al Terz’Ordine Francescano. Il loro carisma li porta a prendersi cura di tutti gli emarginati e disagiati della società, in particolare ai poveri ed agli oppressi, alle donne abbandonate e ai bambini indifesi mostrando nei loro confronti un amore preferenziale e cercando di dare loro una pienezza di vita. Sito web >>
  • FRANCESCANE MISSIONARIE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, istituite come Istituto autonomo nel 1868 con il carisma missionario di evangelizzazione che si esprime in azione educativa radicata nella Parola di Dio e nell'insegnamento della Chiesa. Sito web >>
  • Francescane di S. Chiara, Istituto di vita consacrata, aggregato al terzo ordine, di diritto diocesano dell'Arcidiocesi di Monreale dal 1922, che alla vita contemplativa aggiunge l’impegno per l’istruzione e l’educazione della gioventù ed attraverso questa migliorare le condizioni morali della società. Notizie >>
  • Suore cappuccine della Immacolata di Lourdes, la congregazione si ispira alla Regola dei fratelli e delle sorelle del Terz’Ordine di San Francesco, impegnandosi a vivere il Vangelo e promuovere la gloria di Dio e la santificazione delle suore mediante la pratica dei consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza ed a diffondere, da itineranti, la Parola mediante l’apostolato nel settore educativo e formativo dei ragazzi e dei giovani, specie quelli in situazione di disagio. Sito web >>
  • Suore Francescane Missionarie di Assisi, fondate nel 1702 ottennero l'approvazione pontificia nel 1934, con l'intento di porsi, nella preghiera, alla presenza di Dio ed alla sua ricerca in ogni creatura ed in ogni avvenimento con la missione di andare ad annunciare e portare Cristo ai fratelli, scegliendo in modo preferenziale quei luoghi più abbandonati. Sito web >>
  • Francescane del Signore, Istituto di vita consacrata di Diritto Diocesano, della Diocesi di Caltanissetta, dal 1934,  hanno il particolare impegno nell'apostolato dell'educazione in favore, soprattutto dei bisognosi. Pagina FB >>
  • Frati Minori Rinnovati,  eletti a Istituto di vita consacrata di diritto diocesano dell'arcidiocesi di Monreale dal 1972, si pospongono, sulla linea del rinnovamento indicato dal Concilio Vaticano II,  di rivivere, in maniera primigenia, la regola di San Francesco.  Considerandosi sempre gli ultimi e i servi di tutti, soprattutto dei più poveri, essi vogliono andare con perfetta letizia per il mondo a portare ovunque il Vangelo della pace.  Sito web >>
  • Francescane della Immacolata Concezione di Lipari, dal 1905 Istituto di vita consacrata di Diritto  Diocesano, Diocesi di Lipari, per essere con lo sguardo rivolto a Cristo strumento di evangelizzazione, casa amorosa ed ospitale della fanciullezza abbandonata e di quanti non trovano sulla terra la pace cristiana. Sito web >>
  • Francescane del Vangelo, dal 1993 Istituto di vita consacrata di Diritto Diocesano, Arcidiocesi di Palermo, al fervore contemplativo e ascetico, sulle orme di Francesco, uniscono una grande disponibilità apostolica missionaria.
  • Sorelle Minori di San Francesco, fondate nel 1981 si pongono alla sequela di Cristo sulle orme di San Francesco per essere missionarie contemplative e contemplative missionarie. Sito web >>
  • Movimento Giovanile Francescano M.G.F., costituitosi nel 2005 in Sicilia quale proposta per i giovani e tutti coloro che si dedicano alla loro educazione, animazione e formazione. Sito web >>

Le Confraternite

Partecipano alla vita della Famiglia Francescana le Confraternite fondate per custodire, animare e promuovere nel territorio il culto e le devozioni dei Santi Patroni delle singole comunità francescane. Nel territorio della Arcidiocesi di Palermo sono attive:

I francescani che, pur con le differenziazioni tra i diversi ordini e famiglie, si richiamano alla vita ed alla regola di Francesco, condividono l’impegno a vivere e testimoniare il vangelo secondo quattro macro aree di azione tra loro fortemente interconnesse.

Area Vocazionale

Oltre ad essere, nelle mani del Signore con la parola e l’esempio, via e strumento vocazionale, curando in questo soprattutto il contatto con i giovani, afferiscono a quest’area tutte le attività e le iniziative, dell’attenzione e del prendersi cura per accompagnare il discernimento della chiamata del Signore ed il proposito di “seguire, con san Francesco, le orme di Cristo povero e crocifisso come suo discepolo, sotto l’azione dello Spirito Santo”.

Area Pastorale

Include quest’area l’impegno di vita dei Francescani ad ascoltare, accompagnare con le parole e le opere donne e uomini anche non credenti, popolo di Dio, nel tempo presente, nei luoghi abitati e nelle diverse situazioni esistenziali, per cercare insieme la via del Vangelo, scoprire e vivere la bellezza dell’incontro con Cristo. In quest’area rientrano le attività parrocchiali, quelle educative, quelle nelle scuole e nelle Università, nelle Missioni in aiuto ai popoli che vivono in condizioni più disagiate.

Area Missione

La missionarietà è elemento costitutivo della vocazione francescana, come singolo e come fraternità, è il dono di Dio per il quale i fratelli missionari sono spinti e motivati ad andare per il mondo intero, come ha detto loro San Francesco nei Fioretti  (FF 216) «affinché testimoniate la sua voce con la parola e le opere e facciate conoscere a tutti che non c’è nessuno onnipotente eccetto Lui».

E’, come ha detto Papa Francesco nella Evangeli Gaudium, la «gioia di portare a tutti la bella notizia del Vangelo, cioè di Dio che ci ha creato per amore, che è nato, morto e risorto per noi, che si incarna ogni giorno nelle nostre situazioni di vita, per aiutarci. Il missionario, con i suoi difetti, è questa presenza concreta di un Dio vicino e appassionato che va verso tutti, specialmente verso i più poveri ed emarginati».

Area Carità

San Francesco, dopo essersi fatto povero, si mise al servizio dei lebbrosi, lavandone i piedi e fasciandone le ferite, con gioia, facendo proprio il richiamo evangelico all’amore per i fratelli che si esprime nella concretezza dell’ascolto e del prendersi cura soprattutto di chi è nella difficoltà per lenirne e sanarne le ferite. La Carità per i francescani è realizzazione concreta di fraternità, vivificata dalla gioia dall’amore di e per Dio e i fratelli, che dall’interno della Comunità si estende al suo esterno, soprattutto verso gli emarginati e gli scartati, di quelli che al tempo di Francesco venivano detti “minores” e da cui hanno assunto il nome di “minori”. Nella carità sono compresi l’educazione e l’impegno concreto perché la umana società sia animata dal senso di cittadinanza attiva e responsabile affinché, nella giustizia, si ricerchi e si realizzi il bene comune che includa tutti senza escludere alcuno.

La devozione alla Immacolata Concezione patrona dei Francescani

La spiritualità di Francesco e quindi dei Francescani è Teocentrica e Cristocentrica, ma in essa occupa un posto speciale la devozione per la Vergine Maria, Madre di Gesù Cristo,” la donna che ha dato a Gesù Cristo la vera carne della nostra umanità e fragilità … rendendolo nostro fratello”. La vocazione francescana si è profondamente radicata nel mistero di Maria e della sua Immacolata Concezione, tanto da diventare il tratto comune che lega ed unisce i diversi ordini e le diverse congregazioni della Famiglia Francescana. Si deve ai francescani il diffondersi del culto e della devozione alla Immacolata Concezione ed anche il lungo cammino fatto di dispute teologiche, soprattutto con i Domenicani, per giungere alla proclamazione del Dogma l’8 dicembre del 1854 da parte di Pio IX. Vi invitiamo a prendere visione della pagina dedicata alla devozione alla Immacolata Concezione >>

In funzione dello “spirito francescano”, i luoghi dei frati minori, chiese e conventi, costruiti ed organizzati, secondo i principi di essenzialità della regola francescana ed in modo da favorire la fraternità tra i frati, la preghiera, la formazione e stare vicini alla gente tra la gente, dove ognuno può avere accesso, essere accolto e trovare attenzione cura, senza mura e porte chiuse che siano segno e funzione di respingimento.